Chi ha inventato il letto contenitore
Scopri chi ha inventato il letto contenitore, rivoluzionando per sempre il modo di arredare la camera da letto.
Prima di svelare chi ha inventato il letto contenitore è necessario fare una premessa, indicando come questo modello abbia rappresentato una vera e propria rivoluzione nel mondo dei giacigli, legata alle necessità della vita moderna.
Lo sviluppo urbano delle grandi città ha portato alla nascita di palazzi e grattacieli. Molte famiglie hanno pertanto rinunciato al desiderio di possedere una propria casa, iniziando ad abitare all’interno di appartamenti sempre più piccoli.
Proprio le esigenze di spazio hanno portato sul mercato la figura del letto contenitore. Non si tratta della prima volta, nel corso della storia, che il letto è stato concepito anche per altri usi. Già il triclinium romano veniva utilizzato non solo per il riposo notturno, ma anche per banchettare, come se si trattasse di un tavolo. L’idea di presentare un cassone da impiegare come secondo “armadio” è stata dell’azienda Oggioni che, nel 1988, ha progettato il primo modello in risposta alle nuove esigenze abitative.
Permettendo di sfruttare al meglio lo spazio, altrimenti inutilizzato posto sotto la rete, l’invenzione riuscì a riscontrare in pochi anni un grande successo di pubblico, portando l’azienda a moltiplicare gli sforzi in tale ambito. A due anni dalla nascita del nuovo modello si assistette al debutto di un dispositivo di sollevamento, creato appositamente per facilitare e velocizzare l’utilizzo dello spazio interno. Forte del successo riscontrato con il letto contenitore, l’azienda Oggioni si è impegnata per dotare i propri modelli di dispositivi di apertura sempre più performanti. Anche gli altri produttori, viste le potenzialità dell’invenzione, hanno iniziato a realizzare modelli simili.
Una soluzione su misura per la società moderna
Poter disporre di uno spazio vuoto ma protetto, ha attirato l’attenzione di molte tipologie di famiglie. Quelle numerose non si trovavano più costrette ad acquistare nuovi armadi per riporre vestiti, lenzuola e giocattoli dei bambini. Coloro che risiedevano in appartamenti minuscoli non dovevano più rinunciare a muoversi liberamente nella zona notte per la mancanza di spazio.
Con il passare del tempo il letto contenitore è divenuto sempre più comune, tanto da portare alla realizzazione di modelli in diversi materiali, dalla pelle alla stoffa. I consumatori potevano così scegliere in base non solo alle esigenze di praticità, ma anche tenendo conto degli abbinamenti con l’arredo già presente.
Per realizzare un letto contenitore, le aziende devono tenere conto di diversi elementi. Innanzitutto merita di essere sottolineata l’importanza nella scelta del meccanismo di apertura. Quest’ultimo deve poter garantire l’apertura del cassone senza costringere ad operazioni faticose le donne e gli anziani. Inoltre, il meccanismo deve essere pronto a sopportare per anni i continui movimenti di apertura e chiusura, mostrando sempre la stessa efficienza. Altrettanto importante è l’assemblaggio delle diverse parti che lo compongono.
Prima di realizzare la struttura è necessario studiare attentamente ogni elemento. Solo così si otterranno i risultati desiderati soprattutto a livello di dimensioni ed ingombro. Non a caso tali letti vengono venduti già dotati di una rete. Negli ultimi anni, molte aziende hanno scelto di proporre versioni che vedono uno spazio minimo (si parla di pochi millimetri) tra il fondo del cassone e il pavimento. Tale scelta è volta a ridurre l’accumulo della polvere in una parte inaccessibile. Per quanto riguarda la polvere che potrebbe formarsi all’interno, invece, il consiglio per chi decide di procedere all’acquisto è di inserire maglioni, coperte e lenzuola in un sacco prima di riporli nel cassone.
Il letto contenitore è una soluzione destinata a rimanere sulla cresta dell’onda ancora per numerosi anni. La comodità garantita da tale modello è evidente, soprattutto nelle abitazioni di piccole dimensioni.
Nuovi orizzonti nell’ambito dell’arredamento
Le continue innovazioni in questo ambito permettono ormai di inserire nella zona notte un giaciglio che, per qualità dei materiali, scelte estetiche e comfort, nulla ha da invidiare ad altre soluzioni. Attualmente il mercato offre, accanto ai modelli classici, anche versioni contemporanee, caratterizzate da scelte di design minimal. Non mancano forme morbide, che garantiscono un comfort ottimale, accompagnandolo a scelte estetiche ideali per ogni tipologia di ambiente.
Per quanto riguarda la struttura portante, la scelta può essere fatta tra letti contenitore in legno, in metallo e in acciaio, mentre le piazze disponibili partono dalla singola fino ad arrivare ai letti matrimoniali. Non mancano anche soluzioni personalizzate, nate per rispondere in modo ottimale ad esigenze particolari.
Il vantaggio indiscutibile è quello della funzionalità. Sono sufficienti piccoli gesti, eseguibili da chiunque grazie alle nuove tecnologie, per aprire e chiudere il vano. I risultati, dal punto di vista delle vendite, confermano tale modello tra i preferiti da parte del pubblico.
Camere ordinate in grado di offrire maggiore spazio a chi vi risiede, e armadi da dedicare esclusivamente ai vestiti indossati in una determinata stagione, sono solo alcuni degli aspetti che inducono ancora oggi molte persone a scegliere questa tipologia di giacigli. Per il futuro la strada sembra essere quella dell’investimento in materiali sempre più leggeri, al contempo più resistenti, per il cassone. Una scelta volta a rendere ancora più durevole nel tempo questa tipologia di modelli. Chi ha inventato il letto contenitore probabilmente non aveva considerato l’enorme portata di quanto progettato, ma i risultati parlano chiaro.
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